venerdì 27 marzo 2015

CASA SAN FRANCESCO RACCONTA


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Armando ha 14 anni, la mattina si sveglia, fa colazione, si lava, si veste e esce dall'albergo Jolly.
Mentre scende dalle scale incontra una ragazza, si innamorano. Se ne va e si rincontrano dopo molto tempo e si sposano.
Quando va a pagare il conto dell'albergo non trova il portafoglio; poi si ricorda che lo ha lasciato nella barca.
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Sabino ha 16 anni, quando si sveglia la prima cosa che fa è la colazione, poi va in bagno, poi si veste ed esce dall'albergo che si chiama Z-24.
Mentre scende incontra un amico e decidono di passare la giornata insieme.
Poi si ricorda che deve pagare il conto dell'albergo e quindi si butta dalla finestra, scappa ma per fortuna non si fa male.
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Sergio ha 31 anni, la mattina si alza, si lava la faccia, beve il caffè, lava i denti, si veste, si mette le scarpe e va a lavorare.
Dalla finestra dell'albergo Giovanni si vede una barca e due gatti, Sergio scende, prende i gatti e va a casa. Li lava e dà loro da mangiare, gioca e si mette a dormire.
Poi si ricorda che ha dimenticato i soldi a casa e non può pagare Roberta.
(Veronika)
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Sidath ha 50 anni. La mattina si alza, si lava, si veste, prega, fa colazione e va a lavorare.
Mentre scende dalle scale dell'albergo Jolly incontra una ragazza, si innamora  a prima vista e se ne va.
Poi si rincontrano da un'altra parte e si conoscono meglio e dopo un po' di tempo si iniziano a frequentare.
Poi un giorno la invita a cena e quando deve pagare non trova il portafoglio e si ricorda che lo ha perso nel taxi.
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Robin ha 31 anni. La mattina si lava, fa colazione, si veste ed esce dalla camera.
L'albergo si chiama Roll. Mentre scende, per le scale, incontra un suo amico e decidono di andare a pesca. Quando escono dall'albergo vanno al porto per prendere in prestito una barca.
La proprietaria Rosy gli ha ricordato di pagare 100€.
Quando sono andati nel mare, le onde li hanno portati su un'isola deserta e lui e il suo amico vivranno su quell'isola per venti anni.
(Ivan)
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Logan ha 30 anni. La mattina si alza, fa colazione, si lava, si stiracchia, sbadiglia, si lava i denti, si pettina.
Esce dall'hotel Jolly e incontra un cane e lo accarezza.
Poi va a pagare per andarsene e si accorge che ha speso i soldi per il taxi.
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Chaise ha 19 anni. Ha dormito in un albergo; adesso si sta svegliano e Virgilia chiede i soldi. Chaise dice: "dimmi il costo". Virgilia guarda il costo e c'è scritto 10€, ma dice 50€. Chiase dice va bene.
Cerca nelle tasche e non trova il portafoglio.
Chaise chiama la polizia perché quando dormiva qualcuno gli ha rubato il portafoglio. La ladra era Virgilia. La polizia la arresta e Chaise non paga niente e si prende il portafoglio suo e quello di Virgilia.
(Iana)
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Leo non trova i soldi perché il cattivo li ha rubati. Leo chiama la polizia e la polizia arresta il cattivo.
Il ladro era Luigi.
(Mohamed)

lunedì 23 marzo 2015

MONTELUCO (e Assisi): QUARESIMA 2015


"Questa associazione è nata da un incontro con Gesù e si alimenta quotidianamente della Sua Parola.."
Chi entra a Casa San Francesco troverà questa frase attaccata alla porta di ingresso.
E' la nostra essenza, il nostro ritratto. Siamo cristiani, abbiamo incontrato Gesù e lo vogliamo urlare al mondo; abbiamo incontrato Gesù ed abbiamo trovato il senso del nostro camminare in questo mondo; abbiamo incontrato Gesù Amore e questo Amore vogliamo donarlo a tutti, ad ogni essere umano che soffre, che non è amato, che ha fame, che ha sete, che è ammalato.
Abbiamo incontrato Gesù e ci nutriamo della Sua Parola per farci guidare nella nostra missione, per essere come Lui ci vuole, per cercare di essere almeno un po' come Lui.
In questo percorso di crescita ci sostiene e ci guida fra Matteo Marcheselli (Ofm Umbria), guardiano del Convento di Monteluco (Spoleto).
Il 21 e 22 marzo, abbiamo trascorso due giorni di ritiro nel suggestivo romitorio francescano, cominciando con un intenso momento di condivisione a cui ha partecipato uno dei giovani postulanti del convento, abbiamo proseguito con un incontro sulla paternità di Dio ed abbiamo concluso con un confronto sulla preghiera con i nostri bambini.
Nel pomeriggio di sabato abbiamo partecipato all'adorazione eucaristica ed ai vespri.
La domenica mattina è iniziata con l'Ufficio e le Lodi; una messa silenziosa e raccolta ha concluso il nostro soggiorno a Monteluco.
Prima di rientrare, abbiamo fatto tappa a Santa Maria degli Angeli, in Porziuncola, dove abbiamo accarezzato le pietre di questa  chiesetta tanto amata da Francesco, le nostre mani sulle pareti già toccate dal nostro Santo, i nostri corpi protetti dalle mura di questo luogo di assoluta sacralità.
Il nostro viaggio si è concluso con la visita alla tomba di Francesco; siamo rimasti attaccati al suo sepolcro in silenziosa preghiera; gli abbiamo affidato i nostri bambini e ragazzi, le loro famiglie, le nostre vite donate. Colmi di pace, ricchi di Spirito e più fratelli di prima siamo tornati a Caserta.
http://www.assisiofm.it/san-francesco-monteluco-65-1.html











venerdì 20 marzo 2015

PENSIERI IN LIBERTA'


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Per me l'amore è quando una femmina e un maschio stanno insieme e vogliono bene uno all'altra.
L'amore è quando due persone stanno insieme e si sentono bene.
Per tutti i ragazzi e le ragazze l'amore ha un senso non sempre simile.
Può succedere qualche volta che tra due persone non ci stanno sentimenti e sono solo amici, ma tra qualche tempo può succedere che loro diventano innamorati e vogliono vivere insieme fino alla morte.
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Con il buio l'immaginazione ti fa spaventare.
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Al buio in un bosco ho paura degli insetti.
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Io nel bosco faccio un tuffo gigantissimo in piscina.
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Io nel bosco vedo un tunnel con una luce in fondo.
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Io nel bosco sento il rumore dell'acqua.
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Io nel bosco al buio vedo una faccia che mi fa paura.
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Io nel bosco al buio mi arrampico su un albero e dormo.
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Mi piace scrivere le storie, avventure, anche dei romanzi.
Vorrei che dopo i compiti, o anche il sabato e la domenica ognuno venisse qui e scrivesse le sue storie o avventure.

I SENSI



Respirare. Un atto così semplice, attuabile in due mosse. Inspirare. Espirare. Scacco matto. E vi pare facile? A me no, neanche un po'. Nel respiro c'è tutto un universo di sensazioni, di emozioni che, normalmente, non siamo abituati a percepire. Semplicemente perché il nostro respiro è un gesto automatico. Non pensato. Ma se gli diamo il giusto peso diventa una delle azioni più complesse, belle e gratificanti della vita. Mettiti comodo. Concentrati su te stesso. Prendi un bel respiro, lento, dal naso. Goditelo. Un attimo di pausa. Apri la bocca e lascia uscire tutta l'aria come fosse una liberazione. Bello, vero? Ora prova a farlo più lentamente. Allunga la pausa e respira. Così, direi, che sembra quasi noioso. A dei ragazzi non lo puoi proporre in questo modo. A dire il vero neanche a degli adulti dovresti proporlo così ma che ci volete fare, gli adulti vogliono fare per forza i “grandi”, i “seri” e allora a loro lo spieghiamo così ma con i ragazzi dell'Associazione San Francesco D'Assisi di via San Carlo a Caserta, abbiamo vissuto il respiro come un gioco. Con gioia. Aria dentro. Pausa e buttate l'aria il più lontano possibile. E poi? Poi chiudete gli occhi. Veronika, Iana, Mohamed, Aram, Antonella, Buri, Maksim, Ivan, Svytoslav, senza fare domande. Senza protestare. Senza dubbi hanno chiuso gli occhi. “Sapete vedere con gli occhi chiusi?” - Prima una risata, che ci sta sempre bene e poi, le risposte. “Sì”. “Con l'immaginazione”. “Con le mani”. “Con il naso, la bocca”. Risposte semplici e per questo semplicemente vere. A questo punto, ci siamo immersi nel gioco dei sensi. Una mimosa. Tutti in cerchio, seduti, ad occhi chiusi. Ciascuno con il desiderio di sbirciare ma, sono stati al gioco e hanno tenuto gli occhi chiusi. Uno alla volta, spontaneamente, sono stai i conduttori del gioco. Prima Veronika. Le ho dato in mano un ramoscello di mimosa. Immaginate. I fiori, piccoli, morbidi dal profumo intenso. Veronika è passata dai suoi amici. Li ha accarezzati con il ramoscello, passandolo loro sulle gote, sul dorso della mano. Sotto al naso. La prima reazione al contatto è stata di stupore. Si sono ritratti un momento. Hanno cercato di aprire gli occhi. Un istante e poi si è ricreata la magia. Hanno respirato. Hanno immaginato. Hanno accarezzato. E poi, occhi aperti. Quando erano nel mondo degli occhi chiusi hanno capito che si trattava di un fiore e hanno anche capito quale fosse. Ad occhi aperti il giallo intenso della mimosa ha fatto continuare il gioco. “Cosa vi fa venire in mente il giallo?” - Il sole. Le stelle. La libertà. La speranza. Il buio. “Il buio Mohamed?” - “Sì, perché quando è notte e mi sdraio a terra, all'aperto, guardo il cielo e vedo le stelle”. Il buio fa vedere le stelle. Questa sì che è un'associazione insolita che, però dona il vero senso della percezione. Il gioco è poi continuato ad occhi chiusi con gli odori più disparati. Il rosmarino che, però, se non si spezza, non emana il suo fantastico profumo. Il pungente odore dei chiodi di garofano. Una saponetta dall'odore acre. Un burro cacao al lampone dal morbido tatto e infine per ricaricare il buon umore, il gusto sollecitato da piccolo taralli saporiti. E ora? E ora si prosegue. Occhi chiusi. Occhi aperti. Mani chiuse. Mani aperte. Ogni cosa ha un senso ma mai un senso unico. Sta a noi scoprirlo e insieme, lo scopriremo, con un sorriso.  

Giovanna Giaquinto


lunedì 16 marzo 2015

LABORATORIO DI CHITARRA E LABORATORIO SENSORIALE E DI SCRITTURA CREATIVA

Marzo è il mese in cui la natura rinasce dopo il letargo invernale, il creato si illumina di nuova bellezza, spuntano le prime gemme, i fiori di pesco colorano i nostri campi, le giornate si allungano, la Luce è sempre più presente nei nostri attimi di vita.
Anche a Casa San Francesco sono spuntate delle nuove gemme luminose, due laboratori che subito hanno coinvolto bambini e ragazzi: 
1)Il laboratorio di chitarra - grazie al maestro Massimo - che non solo ha messo a disposizione il suo tempo e la sua competenza, ma si è adoperato nella ricerca di chitarre da fornire ai neomusicisti.
I ragazzi - all'inizio un po' spaventati - si sono lanciati con entusiasmo ed impegno  nella nuova avventura.
2) Il laboratorio sensoriale e di scrittura creativa - grazie a Giovanna - che ha coinvolto e divertito  sia i piccoli che i più grandi. 
Due passetti in un cammino di amore verso queste splendide creature che meritano di crescere in maniera piena e gioiosa, condividendo fraternamente esperienze di apprendimento e di divertimento.
Affidiamo queste neonate iniziative al Padre e a Francesco d'Assisi, Tutto viene da Loro, la nostra esistenza, la nostra tenacia nell'andare avanti nelle difficoltà, nel resistere a chi ci contrasta, a chi non comprende la purezza dei nostri sentimenti fraterni, la bellezza dei volontari che aumentano e si mettono in gioco per camminare mano nella mano come veri fratelli, perché figli di un unico Padre.





domenica 1 marzo 2015

BUON COMPLEANNO CASA SAN FRANCESCO



Oggi la nostra casetta compie un anno.
Il 1° marzo 2014 prendemmo la decisione coraggiosa di locare un appartamentino per accogliere i nostri piccoli e le loro famiglie.
Casa San Francesco sarà anche piccola, ma ci permette di fare tante cose: ogni giorno accoglie i ragazzi di "Sorella Scuola", il laboratorio di teatro, il laboratorio di chitarra (tra un po' anche quello di scrittura creativa); l'anno scorso ha ospitato i ragazzi di "Sorella Estate"; il 4 ottobre scorso ha ospitato un momento bellissimo di preghiera ecumenica tra cristiani, ortodossi e musulmani; a Natale si è trasformata in teatro per la recita dei nostri ragazzi; accoglie i piccoli della materna con tanti giochi; si trasforma in sala feste per i compleanni dei bimbi e dei ragazzi; ogni tanto diventa una cappella per la celebrazione della messa.
Dimenticavo:  ha un'intera parete adibita a guardaroba, dove si raccolgono abiti, scarpe e giocattoli usati, che vengono distribuiti ai nostri assistiti.