venerdì 4 dicembre 2015

ESCURSIONE IN MONTAGNA

Prima abbiamo viaggiato in macchina e poi, quando siamo arrivati, siamo partiti sulle montagne. 
Dopo un po' di cammino, ci siamo fermati in un luogo dove c'era una bellissima fontana e la statua della Madonna. Quel luogo è chiamato "Verso la Quiete". 
C'erano tante cose buone: la torta di mele e il cioccolato. Poi è venuta la volta del caffè; all'inizio, pensavo stessero scherzando, poi però lo hanno fatto e sono rimasta stupita; e poi il tè, che era molto buono e devo ammettere che ci voleva proprio.
È stato rilassante fare un picnic in una giornata come quella. Poi abbiamo fatto una foto di gruppo.
C'erano persone che scattavano foto alle piante e agli alberi per avere un ricordo.
Prima di arrivare in quel luogo, siamo stati due minuti a guardare il panorama.
È stato bellissimo!
Hanno detto che ce ne saranno altre e io non vedo l'ora di parteciparvi di nuovo.
Lucia Ferrara

venerdì 27 novembre 2015

IL GENTILTOPO - ESERCIZI DI SCRITTURA CREATIVA




Un topo, amante della natura e dell'avventura, decise di trasferirsi nella giungla, dove conobbe molti  animali e si fece tanti nuovi amici.
Un brutto giorno, il topo e il suo amico topo, Tip, si incamminarono in una strada molto spaventosa, chiamata "la strada dei cacciatori".
Ma Topo e Tip erano scettici e quindi non credevano a queste cose.
Nel bel mezzo del cammino, incontrarono un sasso arancione e morbido e iniziarono a saltellare fino a quando non sentirono un ruggito proveniente dal sasso: "PER TUTTI I FORMAGGI DEL MONDO!!!" QUELLO NON ERA UN SASSO, ERA UN LEONE!!!!
"Presto scappiamo", disse Tip; "No, restiamo, ha bisogno di noi, guarda è intrappolato", disse Topo e quindi si avvicinarono e gli dissero: "Se noi ti liberiamo, prometti che non ci mangerai?" - disse Topo - "Ma certo, ve lo prometto", rispose il leone.
Topo e Tip liberarono il leone, che li ringraziò. Il giorno dopo, mentre Topo e Tip passeggiavano per la giungla, finirono in una trappola e gridarono aiuto, ma nessuno li sentì. Loro sapevano che sarebbero arrivati i cacciatori, ma ripresero a chiedere aiuto, finché non arrivò il leone a liberarli.
Topo e Tip ringraziarono il leone e tutti insieme idearono una trappola per farla pagare ai cacciatori e andarono a chiamare tutti gli animali della giungla, quelli della savana e della foresta e tutti insieme tesero un'imboscata ai cacciatori.
La morale di questa storia è: CHI LA DURA LA VINCE. Se i due topi non avessero continuato a gridare e a chiedere aiuto, sarebbero finiti nelle mani dei cacciatori.
Così, se stai facendo qualcosa di difficile e hai deciso di rinunciare, questa storia fa per te, e ricorda: Chi la dura la vince.

Lucia Ferrara

lunedì 29 giugno 2015

LAUDATO SII O MI SIGNORE PER SORELLA ESTATE



Sii veramente lodato, o  Dio,  perché anche quest'anno hai permesso la realizzazione di questo periodo di divertimento per bambini e ragazzi.

Quando non ci sono mezzi materiali ed umani, qualcuno potrebbe arrendersi e dire: NON SI PUO'.
Noi ci siamo fidati di Te, ci siamo messi nelle Tue mani forti e sicure e Tu ci stai traghettando in questo percorso di amore.
Non potevamo lasciare i nostri ragazzi senza piscina e senza giochi, senza momenti unici di aggregazione.
Tu sei stato ancora una volta Provvidenza, Tu ci hai dimostrato che - per chi si fida di Te - TUTTO è possibile.
E' stata una gioia vedere arrivare queste piccole stelle luminose, sorridenti ed emozionate; vederle giocare insieme, prendersi per mano e pregare, ascoltare i loro discorsi innocenti e disarmanti. 
Quanta purezza in questi piccoli non sfiorati da alcuna umana inutilità.
Sono senza filtri, senza veli, semplici e spontanei, trasparenti al punto da lasciar vedere Dio dentro di loro.
Quanta ricchezza vera per noi volontari!
Non c'è gioia più grande che donarsi per amore degli altri, privarsi di sé, dare tutto, non il superfluo.
Il servizio è questo: dare senza risparmiarsi, dare soprattutto ciò che ci serve, cambiare vita, trasformarci per sparire, eliminare l'io per divenire dono.


martedì 2 giugno 2015

NOVENA A SANT'ANTONIO DI PADOVA A CASA SAN FRANCESCO





Giovedì 4 giugno, alle ore 20,00, a Casa San Francesco, inizieremo una novena a Sant'Antonio di Padova. Gli incontri di preghiera - che si terranno ogni sera alle 20,00 ed il sabato e la domenica alle 17,00- sono aperti ai soci dell'associazione di volontariato San Francesco D'Assisi onlus, ai volontari, agli assistiti, agli amici e a tutti coloro che vorranno partecipare.
L'associazione affida al Santo le seguenti intenzioni  di preghiera:
-Chiunque si avvicini alla nostra associazione possa farlo con cuore puro, ponendo al centro della propria opera Cristo e il Vangelo, mettendo da parte il proprio io, per spendersi per il prossimo, offrendo la propria vita (non gli avanzi lasciati da altri impegni), sacrificando il proprio tempo libero, "perché è dando che si riceve".
-Possa il Signore - per intercessione di Sant'Antonio - sostenere e proteggere le vite di tutte le persone che fanno parte di Casa San Francesco e dei loro familiari.
- Possa regnare la pace, l'armonia e l'amore fraterno in casa San Francesco.

NOVENA A SANT’ANTONIO DI  PADOVA
1° GIORNO
Sant'Antonio, tu che hai ricercato la solitudine nelle tue lezioni apostoliche per abbandonarti alla contemplazione, preservaci dall'agitazione e dal rumore. Donaci il gusto della preghiera. Insegnaci a lodare Dio come tu Lo hai lodato, a parlargli come tu Gli hai parlato. Che il nostro cuore, sull’esempio del tuo, si apra alla ricchezza dell’amore divino.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

2° GIORNO
Sant'Antonio, per la fedeltà al Vangelo, tu sei diventato il sale della terra, la luce del mondo e della Chiesa. Accordaci questa stessa fedeltà generosa perché la nostra vita, lontana dal fiaccarsi, sia riempita di buone opere e in questo modo tutta la gloria sia resa al Padre del cielo.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

3° GIORNO
Sant'Antonio, tu, la cui lingua non ha mai conosciuto la corruzione perché non ha mai smesso di benedire il Signore né d'invitare gli uomini a benedirlo, facci la grazia di partecipare alla tua lode e di annunciare Gesù Cristo tutti i giorni della nostra vita.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

4° GIORNO
Sant'Antonio, che hai domandato al fratello Francesco d'insegnare la teologia ai primi fratelli dell'ordine incitandoli allo spirito della preghiera e della devozione, apri la nostra intelligenza e il nostro cuore alla conoscenza dei misteri di Dio. Aiutaci a ricercare sempre la verità e a vivere nell'obbedienza della Chiesa.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

5° GIORNO
Sant'Antonio, riconosciuto come il "santo di tutto il mondo", hai amato particolarmente i piccoli e i poveri. Rendici fraterni a tutti coloro che soffrono e che sono afflitti perché rinascano alla speranza e ritrovino il cammino della gioia.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

6° GIORNO
Sant'Antonio, hai attinto la tua bontà dal cuore del Bambino Gesù che hai tenuto tra le braccia. Con la dolcezza degli umili, donaci anche l'ardore degli artigiani della pace, la limpidezza dei puri e la generosità dei misericordiosi. Insegnaci a guardare i nostri simili con benevolenza e ad amarli con tutto il cuore.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

7° GIORNO
Sant'Antonio, nella croce di Cristo, ci hai invitati a scoprire il valore della nostra vita e a misurare la profondità delle nostre ferite che solo il sangue del Figlio di Dio potrà guarire. Aiutaci a comprendere di quale amore noi siamo amati e ad offrire le nostre sofferenze per la salvezza del mondo.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

8° GIORNO
Sant'Antonio, tu hai amato teneramente Maria, la Madre di Gesù. Tu l'invocasti come "Gloriosa Signora e Porta del Cielo", e sei ricorso a Lei ogni giorno, specialmente nelle ore difficili. Con te, noi vogliamo pregarla umilmente e donarle la nostra fiducia raccomandandoci al suo buon soccorso.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

9° GIORNO
Sant'Antonio, innalzato alla gloria del cielo, intercedi per noi presso Gesù e Maria. Sii per tutti l'amico fedele attento ai nostri bisogni. In mezzo alle nostre gioie e alle nostre pene, guidaci sul cammino che porta a Dio. E che si aprano infine per noi le porte del Regno.
Padre, Ave, Gloria
Vangelo del giorno

sabato 23 maggio 2015

Una volta! Quando la nostalgia genera poesia



Una volta, con l'Associazione San Francesco d'Assisi onlus, sono andato a Roccamonfina, che è una città sulla montagna.
Lì c'è una natura bellissima, così come in Ucraina. E questo mi ha ricordato quello che ho fatto in Ucraina con i miei amici.
Mi sveglio una mattina, esco dalla porta e vedo che si sta svegliando la terra, dopo un sonno lungo e freddo. Gli alberi iniziano a svegliarsi, gli scoiattoli, le mucche, i cani, i gatti , le galline. Mi vesto subito e vado ad aiutare mio nonno a far uscire le mucche e accompagnarle al pascolo.
E lì...mamma mia, l'erba è bagnata dopo una pioggia leggera, il fiume scorre confusamente, il cielo è pulito, blu, molto blu, più blu dell'acqua. Gli alberi né grandi e né piccoli, le mele più rosse della rosa e nel mezzo degli alberi c'è la casetta della mia nonna, che viveva là. 
Però è morta, sì, è morta di solitudine.
Le mucche iniziano a mangiare l'erba, e io con i miei amici andiamo vicino a quel fiume e iniziamo a pescare.
Nel frattempo a casa mia è nato un cagnolino piccolo come un topo.
Dopo un paio di anni, la mia mamma è andata in Italia ed io ho sofferto molto. Avevo un desiderio di vederla ancora, la sua faccia sempre sorridente, i suoi occhi felici. Ed ecco, io e mia nonna siamo andati in Italia, un paese bellissimo, antico.
E adesso, Io sto pregando Dio di ritornare là..
Ivan Verhun

venerdì 22 maggio 2015

UN EVENTO CHE HA SCALDATO I CUORI


"LA CASERTANA INCONTRA I GIOVANI" non è stata una semplice partita di calcio, ma un incontro d'Amore.
La Casertana F.C., la squadra di calcio della nostra città, è scesa in campo per amore del prossimo, per amore dei nostri piccoli.
Calciatori professionisti hanno accettato di giocare con un gruppo di giovani studenti, offrendo uno spettacolo ricco di gioia, di amicizia, di pace.
Sì, pace e gioia, perché il calcio è innanzitutto questo, uno sport di squadra, dove i singoli elementi si fondono per raggiungere un comune obiettivo.
Il 6 maggio 2015, l'obiettivo era la solidarietà, il sostegno all'Associazione di Volontariato San Francesco d'Assisi onlus.
La Casertana ha risposto alla grande  al nostro appello, come egregiamente  hanno risposto il Liceo Manzoni e il Dipartimento di Matematica e Fisica della SUN.
I nostri bambini e ragazzi  - con le loro magliette gialle - hanno inondato di luce lo stadio.
Con i loro sorrisi, la loro spontaneità, hanno conquistato tutti.
L'evento è iniziato con l'ingresso in campo dei calciatori, accompagnati dai nostri piccoli con i loro palloncini gialli, che  - al fischio d'inizio - sono volati via, colorando il cielo.
Tra i due tempi, i ragazzi del laboratorio di chitarra, insieme ad alcuni volontari, hanno suonato e cantato l'Inno dell'Associazione.
La musica è proseguita con gli Ocean Acoustic Duo, un gruppo di talentuosi musicisti casertani.
Il tutto si è svolto nella semplicità, senza grandi cose, senza la presenza di "autorità", ma con la presenza palpabile di una grande Autorità, l'Amore, con la maiuscola, quell'amore che nasce da Dio e  si nutre di Lui e genera solo cose belle e sane.



















lunedì 18 maggio 2015

SETE DI DIO


Ti cerco e non ti trovo. Non so chi tu sia o cosa sia. So che ho bisogno di te. Sento un perenne vuoto che manifesta la tua esistenza. Ho bisogno di te, dunque esisti. E' come se mi mancasse un pezzo. Percepisco la mia incompletezza, ma non so in che direzione andare. Sarebbe più facile se il pezzo mancante venisse a me, dandomi pace....Non ha senso. Ma qual è il senso di questo tormentato transito? Perché tutto questo? Perché? Non capisco.

24.04.2002

E mentre vagavo cercando la direzione, Ti ho trovato. Sei venuto da me, Sei venuto davanti a me attraverso un novello Francesco d'Assisi, per dirmi Sono Io il senso, Sono Io il tutto, Sono Io l'Amore, Sono Io la Pace.
Ti ho cercato e desiderato così tanto che ancor oggi mi stupisco della gioia e della pienezza che sento dentro di me.
Certezza infinita, quanto Ti Amo.

18.05.2015

domenica 26 aprile 2015

Il 6 maggio ‘Partita del Cuore’ allo stadio ‘Pinto’: in campo calciatori della Casertana e studenti



Tutto pronto per la ‘Partita del Cuore’ che si terrà allo stadio ‘Pinto’ di Caserta il prossimo mercoledì, 6 maggio, con inizio alle ore 15. “La Casertana incontra i giovani”: questo lo slogan dell’evento organizzato dall’Associazione San Francesco D’Assisi Onlus e fortemente sostenuto dalla Casertana F.C. nella persona del suo presidente, Giovanni Lombardi. L’appuntamento, patrocinato dal Dipartimento di Matematica e Fisica, il Liceo Giannone, e il Liceo Manzoni, vedrà sfidarsi sul terreno di gioco due formazioni composte da calciatori della Casertana e da studenti dei due istituti cittadini, in prima linea per la solidarietà. Sulle due panchine siederanno rispettivamente il tecnico dei falchetti Salvatore Campilongo ed l’allenatore in seconda rossoblu Andrea Tedesco. I biglietti (dal costo di 3 euro) sono disponibili anche presso l’Official Store della Casertana e saranno acquistabili all’esterno dello stadio ‘Pinto’ nel giorno della gara. L’intero ricavato verrà devoluto all’Associazione San Francesco D’Assisi Onlus che accoglie e sostiene persone in situazioni di povertà o difficoltà; in particolare bambini, famiglie e ragazze madri.

venerdì 17 aprile 2015

Piccoli miracoli

Da quando frequento l'associazione di volontariato San Francesco d'Assisi sono riuscita a superare tutti i debiti a scuola. Quest'anno sarei stata bocciata e invece ho recuperato in tutte le materie (tranne una). In matematica avevo 4 ed ora ho 7. 
Prima, stavo a casa tutti i pomeriggi e non studiavo, non facevo niente, stavo sempre su facebook.
In associazione ho conosciuto tante persone, ho imparato ad aprirmi di più, faccio tante attività che mi piacciono: teatro, chitarra e il laboratorio sensoriale-di scrittura.
Ho sempre desiderato suonare la chitarra, ma pensavo che mai avrei avuto la possibilità di farlo.
Qui sono riuscita a realizzare questo mio sogno. 
Ora non mi piace più usare il cellulare e sono contenta di tutto quello che faccio.

domenica 12 aprile 2015

I RACCONTI DEL VENERDI' - PARTE TERZA: esercizi di scrittura creativa

C'era una volta una bambina, che non aveva più né babbo né mamma, ed era tanto povera, non aveva neanche una stanza dove abitare né un lettino dove dormire; insomma non aveva che gli abiti indosso e in mano un pezzetto di pane, che un'anima pietosa le aveva donato.
Ma era buona e brava e siccome era abbandonata da tutti, vagabondò qua e là per i campi fidando nel buon Dio.
Un giorno però accadde che...


Dio le regala la speranza.
E lei inizia a credere che qualcuno la troverà e che lei inizierà una nuova vita.
Però non accadde, lei rimase povera, ma... incontrò un ragazzino, che era anche povero. Loro si innamorarono e iniziarono a stare insieme. Dopo trovarono una casa abbandonata e vissero lì. Tra qualche tempo iniziarono a lavorare , guadagnavano soldi e stavano bene. 
Ma non finisce qui la storia.
Continua: il ragazzo di nome Sandro si ammalò molto. La ragazza Elisabet si preoccupò molto e decise di curarlo, però la farmacia vicina era bruciata.
Però vicino casa c'era un parco in cui crescevano vari tipi di piante; Elisabet iniziò a mischiare le piante (nelle favole ci sono sempre i fini buoni) e lo curò.
Ivan

I RACCONTI DEL VENERDI' - PARTE SECONDA: esercizi di scrittura creativa

C'era una volta una bambina, che non aveva più né babbo né mamma, ed era tanto povera, non aveva neanche una stanza dove abitare né un lettino dove dormire; insomma non aveva che gli abiti indosso e in mano un pezzetto di pane, che un'anima pietosa le aveva donato.
Ma era buona e brava e siccome era abbandonata da tutti, vagabondò qua e là per i campi fidando nel buon Dio.
Un giorno però accadde che...

Dio la aiutò e lei trovò una famiglia che già da molto tempo voleva avere una figlia e la presero con loro.
Le chiesero il nome e lei rispose: non lo so; così quella moglie e quel marito decisero che l'avrebbero chiamata Chiara.
Ma la loro famiglia non era molto ricca, si può dire che erano poveri.
Chiara ogni volta che pregava Dio gli chiedeva di avere una casa bella e avere da mangiare e da bere abbastanza.
Una notte accadde che Dio la aiutò per la seconda volta. Così la famiglia di Chiara diventò abbastanza ricca.
Ma lei voleva di più, così iniziò a pregare e a chiedere di diventare una principessa e di esaudire ogni desiderio.
Dio la aiuto una terza volta. Lei visse così per una settimana e poi iniziò a desiderare di avere di più.
Dio che la aveva aiutata per tre volte, la fece diventare di nuovo povera.
Da questa storia si può capire che Dio ti aiuta e ti regala quello che chiedi, ma non devi fare la spiritosa e volere più, più e più.
Svytoslav

venerdì 10 aprile 2015

COSA DESIDERI?: i nostri ragazzi rispondono

COSA DESIDERI?
*STARE INSIEME
*ANDARE IN INGHILTERRA DA MIO PADRE
*ANDARE IN UCRAINA PER VEDERE I MIEI CUGINI E TUTTA LA MIA FAMIGLIA
*STARE SEMPRE INSIEME A MIA SORELLA
*CHE LE PERSONE CAMBINO E DIVENTINO PIU' BUONE PERCHE' C'E' TANTA INDIFFERENZA

I.
B.
A.
S.
V.
M.

I RACCONTI DEL VENERDI' - PARTE PRIMA: esercizi di scrittura creativa.

C'era una volta una bambina, che non aveva più né babbo né mamma, ed era tanto povera, non aveva neanche una stanza dove abitare né un lettino dove dormire; insomma non aveva che gli abiti indosso e in mano un pezzetto di pane, che un'anima pietosa le aveva donato.
Ma era buona e brava e siccome era abbandonata da tutti, vagabondò qua e là per i campi fidando nel buon Dio.
Un giorno però accadde che...

mentre camminava, vide un parco e si sedette su una panchina dove c'era un gentiluomo che era responsabile di una casa famiglia.
Lei all'improvviso piange e il gentiluomo le domanda il perché, lei racconta la sua storia dicendo anche che il suo sogno non si sarebbe mai realizzato nonostante tutte  le preghiere, essendo buona e chiedendo aiuto a Dio.
Quel giorno era stato il suo giorno fortunato, era il giorno che aspettava ormai da tanto tempo.
Era il suo giorno fortunato perché quel gentiluomo la portò in un'associazione dove c'erano molti bambini come lei. Da quel giorno la sua vita cambiò. Mangiava, beveva, giocava con i bambini, dormiva dopo tanto tempo su un bel letto e si divertiva molto.
Però dopo un po' dei volontari si accorsero che a lei piaceva molto leggere ed era molto intelligente; quindi il responsabile di questa casa famiglia si stupì  di come lei leggeva e di come era intelligente, essendo vissuta per così tanto tempo per strada.
Così un giorno decisero di mandarla in una scuola. I primi sette giorni andarono bene, lei andava a scuola e tornava in questa casa famiglia.
Però un giorno ricominciò a rattristarsi un po' perché vedeva che al suono della campanella tutti i bambini correvano felici tra le braccia dei genitori che li venivano a prendere, sentiva i bambini raccontare cosa avevano fatto a scuola, i voti che avevano preso, le verifiche ecc., e lei non lo poteva fare.
Dopo un po' c'erano una mamma e un padre che si erano recati da questo responsabile dicendo di avere una figlia che voleva una sorella un po' più grande di lei, con cui fare i compiti, con cui studiare, con cui condividere la stanzetta ecc.., perché lei si sentiva sola.
E quindi questi generosi genitori la accontentarono perché le volevano molto bene e volevano la sua felicità, e decisero di adottare qualche bambina.
Così questo gentiluomo disse che erano venuti al momento giusto, perché c'era una bravissima bambina senza genitori, molto generosa e intelligente: loro la videro e accettarono; così questa bambina venne adottata.
Passano tre mesi e per fortuna la bambina ha una famiglia, una sorella, una casa, i genitori che la vanno a prendere a scuola.
Così il sogno di questa bambina si avverò completamente.
B.S.

giovedì 9 aprile 2015

IL VOSTRO GESTO ARRIVA AL CUORE



Mentre elenco le persone che collaborano come volontari con l'Associazione San Francesco d'Assisi, rifletto che in questa lista, di solito, dimentico coloro che con le loro donazioni rendono possibili alcuni dei nostri servizi.
Ci sono persone che donano abiti, scarpe, giochi, chi conserva a casa (in attesa che qualcuno ne faccia richiesta) culle o passeggini e chi addirittura ci porta dei viveri.
Sono tante le persone che amorevolmente condividono con noi i loro averi e consentono di dare un po' di sollievo alle famiglie che assistiamo.
Ringraziarli personalmente o descrivere loro le espressioni di gioia e soddisfazione di chi beneficia delle donazioni non sempre è possibile.
Quindi, approfitto di questo mezzo per farlo a nome di tutti i nostri assistiti, sappiate che il vostro gesto è più di un sollievo materiale in certe situazioni di difficoltà, è un gesto che arriva al cuore di chi riceve e di chi, come me, fa da tramite.
Grazie mille!
Alejandra Caraballo Gonzalez


LA PARTITA DEL CUORE: LA CASERTANA INCONTRA I GIOVANI




"LA CASERTANA INCONTRA I GIOVANI"

Una "PARTITA DEL CUORE" a tutto campo nel segno della solidarietà.
I giocatori della Casertana e i ragazzi di alcune delle scuole superiori di Caserta giocheranno una partita di calcio mercoledì 6 maggio alle ore 15 sul prato del "PINTO".
Una sfida solidale che coinvolgerà tutti in una partita che coniugherà sport, divertimento, amicizia e sarà caratterizzata dal grande senso di squadra.
A patrocinare l'evento, sostenuto fortemente dalla Casertana F.C., sempre vicina alle realtà che operano nel sociale, il Dipartimento di Matematica e Fisica della Sun, l'Associazione di Volontariato San Francesco d'Assisi onlus, il Liceo Giannone e il Liceo Manzoni.
Fra il primo e il secondo tempo, ad animare gli spettatori, alcuni gruppi musicali inonderanno lo stadio di musica associata a messaggi di speranza.
L'intero ricavato di questo incontro darà nuova linfa ai progetti dell'Associazione di Volontariato San Francesco d'Assisi onlus, che si ispira alla spiritualità francescana e dal 2008 si occupa di accogliere e sostenere tutti coloro che nella società non sono ascoltati e vivono in situazioni di povertà o di difficoltà, con un'attenzione particolare ai bambini, alle famiglie e alle ragazze madri.

venerdì 27 marzo 2015

CASA SAN FRANCESCO RACCONTA


§
Armando ha 14 anni, la mattina si sveglia, fa colazione, si lava, si veste e esce dall'albergo Jolly.
Mentre scende dalle scale incontra una ragazza, si innamorano. Se ne va e si rincontrano dopo molto tempo e si sposano.
Quando va a pagare il conto dell'albergo non trova il portafoglio; poi si ricorda che lo ha lasciato nella barca.
§
Sabino ha 16 anni, quando si sveglia la prima cosa che fa è la colazione, poi va in bagno, poi si veste ed esce dall'albergo che si chiama Z-24.
Mentre scende incontra un amico e decidono di passare la giornata insieme.
Poi si ricorda che deve pagare il conto dell'albergo e quindi si butta dalla finestra, scappa ma per fortuna non si fa male.
§
Sergio ha 31 anni, la mattina si alza, si lava la faccia, beve il caffè, lava i denti, si veste, si mette le scarpe e va a lavorare.
Dalla finestra dell'albergo Giovanni si vede una barca e due gatti, Sergio scende, prende i gatti e va a casa. Li lava e dà loro da mangiare, gioca e si mette a dormire.
Poi si ricorda che ha dimenticato i soldi a casa e non può pagare Roberta.
(Veronika)
§
Sidath ha 50 anni. La mattina si alza, si lava, si veste, prega, fa colazione e va a lavorare.
Mentre scende dalle scale dell'albergo Jolly incontra una ragazza, si innamora  a prima vista e se ne va.
Poi si rincontrano da un'altra parte e si conoscono meglio e dopo un po' di tempo si iniziano a frequentare.
Poi un giorno la invita a cena e quando deve pagare non trova il portafoglio e si ricorda che lo ha perso nel taxi.
§
Robin ha 31 anni. La mattina si lava, fa colazione, si veste ed esce dalla camera.
L'albergo si chiama Roll. Mentre scende, per le scale, incontra un suo amico e decidono di andare a pesca. Quando escono dall'albergo vanno al porto per prendere in prestito una barca.
La proprietaria Rosy gli ha ricordato di pagare 100€.
Quando sono andati nel mare, le onde li hanno portati su un'isola deserta e lui e il suo amico vivranno su quell'isola per venti anni.
(Ivan)
§
Logan ha 30 anni. La mattina si alza, fa colazione, si lava, si stiracchia, sbadiglia, si lava i denti, si pettina.
Esce dall'hotel Jolly e incontra un cane e lo accarezza.
Poi va a pagare per andarsene e si accorge che ha speso i soldi per il taxi.
§
Chaise ha 19 anni. Ha dormito in un albergo; adesso si sta svegliano e Virgilia chiede i soldi. Chaise dice: "dimmi il costo". Virgilia guarda il costo e c'è scritto 10€, ma dice 50€. Chiase dice va bene.
Cerca nelle tasche e non trova il portafoglio.
Chaise chiama la polizia perché quando dormiva qualcuno gli ha rubato il portafoglio. La ladra era Virgilia. La polizia la arresta e Chaise non paga niente e si prende il portafoglio suo e quello di Virgilia.
(Iana)
§
Leo non trova i soldi perché il cattivo li ha rubati. Leo chiama la polizia e la polizia arresta il cattivo.
Il ladro era Luigi.
(Mohamed)

lunedì 23 marzo 2015

MONTELUCO (e Assisi): QUARESIMA 2015


"Questa associazione è nata da un incontro con Gesù e si alimenta quotidianamente della Sua Parola.."
Chi entra a Casa San Francesco troverà questa frase attaccata alla porta di ingresso.
E' la nostra essenza, il nostro ritratto. Siamo cristiani, abbiamo incontrato Gesù e lo vogliamo urlare al mondo; abbiamo incontrato Gesù ed abbiamo trovato il senso del nostro camminare in questo mondo; abbiamo incontrato Gesù Amore e questo Amore vogliamo donarlo a tutti, ad ogni essere umano che soffre, che non è amato, che ha fame, che ha sete, che è ammalato.
Abbiamo incontrato Gesù e ci nutriamo della Sua Parola per farci guidare nella nostra missione, per essere come Lui ci vuole, per cercare di essere almeno un po' come Lui.
In questo percorso di crescita ci sostiene e ci guida fra Matteo Marcheselli (Ofm Umbria), guardiano del Convento di Monteluco (Spoleto).
Il 21 e 22 marzo, abbiamo trascorso due giorni di ritiro nel suggestivo romitorio francescano, cominciando con un intenso momento di condivisione a cui ha partecipato uno dei giovani postulanti del convento, abbiamo proseguito con un incontro sulla paternità di Dio ed abbiamo concluso con un confronto sulla preghiera con i nostri bambini.
Nel pomeriggio di sabato abbiamo partecipato all'adorazione eucaristica ed ai vespri.
La domenica mattina è iniziata con l'Ufficio e le Lodi; una messa silenziosa e raccolta ha concluso il nostro soggiorno a Monteluco.
Prima di rientrare, abbiamo fatto tappa a Santa Maria degli Angeli, in Porziuncola, dove abbiamo accarezzato le pietre di questa  chiesetta tanto amata da Francesco, le nostre mani sulle pareti già toccate dal nostro Santo, i nostri corpi protetti dalle mura di questo luogo di assoluta sacralità.
Il nostro viaggio si è concluso con la visita alla tomba di Francesco; siamo rimasti attaccati al suo sepolcro in silenziosa preghiera; gli abbiamo affidato i nostri bambini e ragazzi, le loro famiglie, le nostre vite donate. Colmi di pace, ricchi di Spirito e più fratelli di prima siamo tornati a Caserta.
http://www.assisiofm.it/san-francesco-monteluco-65-1.html











venerdì 20 marzo 2015

PENSIERI IN LIBERTA'


§§§
Per me l'amore è quando una femmina e un maschio stanno insieme e vogliono bene uno all'altra.
L'amore è quando due persone stanno insieme e si sentono bene.
Per tutti i ragazzi e le ragazze l'amore ha un senso non sempre simile.
Può succedere qualche volta che tra due persone non ci stanno sentimenti e sono solo amici, ma tra qualche tempo può succedere che loro diventano innamorati e vogliono vivere insieme fino alla morte.
§§§
Con il buio l'immaginazione ti fa spaventare.
§§§
Al buio in un bosco ho paura degli insetti.
§§§
Io nel bosco faccio un tuffo gigantissimo in piscina.
§§§
Io nel bosco vedo un tunnel con una luce in fondo.
§§§
Io nel bosco sento il rumore dell'acqua.
§§§
Io nel bosco al buio vedo una faccia che mi fa paura.
§§§
Io nel bosco al buio mi arrampico su un albero e dormo.
§§§
Mi piace scrivere le storie, avventure, anche dei romanzi.
Vorrei che dopo i compiti, o anche il sabato e la domenica ognuno venisse qui e scrivesse le sue storie o avventure.

I SENSI



Respirare. Un atto così semplice, attuabile in due mosse. Inspirare. Espirare. Scacco matto. E vi pare facile? A me no, neanche un po'. Nel respiro c'è tutto un universo di sensazioni, di emozioni che, normalmente, non siamo abituati a percepire. Semplicemente perché il nostro respiro è un gesto automatico. Non pensato. Ma se gli diamo il giusto peso diventa una delle azioni più complesse, belle e gratificanti della vita. Mettiti comodo. Concentrati su te stesso. Prendi un bel respiro, lento, dal naso. Goditelo. Un attimo di pausa. Apri la bocca e lascia uscire tutta l'aria come fosse una liberazione. Bello, vero? Ora prova a farlo più lentamente. Allunga la pausa e respira. Così, direi, che sembra quasi noioso. A dei ragazzi non lo puoi proporre in questo modo. A dire il vero neanche a degli adulti dovresti proporlo così ma che ci volete fare, gli adulti vogliono fare per forza i “grandi”, i “seri” e allora a loro lo spieghiamo così ma con i ragazzi dell'Associazione San Francesco D'Assisi di via San Carlo a Caserta, abbiamo vissuto il respiro come un gioco. Con gioia. Aria dentro. Pausa e buttate l'aria il più lontano possibile. E poi? Poi chiudete gli occhi. Veronika, Iana, Mohamed, Aram, Antonella, Buri, Maksim, Ivan, Svytoslav, senza fare domande. Senza protestare. Senza dubbi hanno chiuso gli occhi. “Sapete vedere con gli occhi chiusi?” - Prima una risata, che ci sta sempre bene e poi, le risposte. “Sì”. “Con l'immaginazione”. “Con le mani”. “Con il naso, la bocca”. Risposte semplici e per questo semplicemente vere. A questo punto, ci siamo immersi nel gioco dei sensi. Una mimosa. Tutti in cerchio, seduti, ad occhi chiusi. Ciascuno con il desiderio di sbirciare ma, sono stati al gioco e hanno tenuto gli occhi chiusi. Uno alla volta, spontaneamente, sono stai i conduttori del gioco. Prima Veronika. Le ho dato in mano un ramoscello di mimosa. Immaginate. I fiori, piccoli, morbidi dal profumo intenso. Veronika è passata dai suoi amici. Li ha accarezzati con il ramoscello, passandolo loro sulle gote, sul dorso della mano. Sotto al naso. La prima reazione al contatto è stata di stupore. Si sono ritratti un momento. Hanno cercato di aprire gli occhi. Un istante e poi si è ricreata la magia. Hanno respirato. Hanno immaginato. Hanno accarezzato. E poi, occhi aperti. Quando erano nel mondo degli occhi chiusi hanno capito che si trattava di un fiore e hanno anche capito quale fosse. Ad occhi aperti il giallo intenso della mimosa ha fatto continuare il gioco. “Cosa vi fa venire in mente il giallo?” - Il sole. Le stelle. La libertà. La speranza. Il buio. “Il buio Mohamed?” - “Sì, perché quando è notte e mi sdraio a terra, all'aperto, guardo il cielo e vedo le stelle”. Il buio fa vedere le stelle. Questa sì che è un'associazione insolita che, però dona il vero senso della percezione. Il gioco è poi continuato ad occhi chiusi con gli odori più disparati. Il rosmarino che, però, se non si spezza, non emana il suo fantastico profumo. Il pungente odore dei chiodi di garofano. Una saponetta dall'odore acre. Un burro cacao al lampone dal morbido tatto e infine per ricaricare il buon umore, il gusto sollecitato da piccolo taralli saporiti. E ora? E ora si prosegue. Occhi chiusi. Occhi aperti. Mani chiuse. Mani aperte. Ogni cosa ha un senso ma mai un senso unico. Sta a noi scoprirlo e insieme, lo scopriremo, con un sorriso.  

Giovanna Giaquinto