martedì 24 febbraio 2015

SORELLA SCUOLA

Via San Carlo, tra vecchi palazzi e vecchi esercizi commerciali, una piccola scuola che non sembra nemmeno una scuola: le pareti sono chiaramente decorate da mani che usano il pennello per la prima volta, ma i colori sono quelli della vita e dell’entusiasmo e le parole che accompagnano i fiori sgargianti, sono quelle del cuore.
“Sorella scuola” è il luogo che chiama alcuni ragazzini a condividere un percorso di studio, di integrazione, di formazione.
Non mancano le spine in questo piccolo fascio di fiori non ancora sbocciati.
Ma è proprio qui che qualcuno, guidato dal Santo che chiamò fratelli e sorelle tutte le creature, opera per creare un piccolo angolo di mondo senza spine, senza barriere, senza catene.
Il percorso sarà lungo e difficile, ma pur senza grandi eroismi o prestazioni straordinarie, in “umiltà e letizia”, ogni giorno tra le ore 16 e le 18,30 si vive l’esperienza di un servizio semplice offerto a chi lo chiede e lo arricchisce con la sua presenza.
I piccoli, al centro di questo nido, pigolano chiedendo cibo per il cuore, per la mente ed anche per il gusto; gli adulti si adoperano tra speranze e scoramenti, a distribuire biscotti, carezze, spiegazioni ed anche qualche rimprovero; il tutto condito di amore e di perdono.
Il quadretto vi sembra un po’ mieloso?
Forse lo è, ma il miele è il cibo della generosità e dell’impegno, infatti nasce dalla operosità e dalla progettualità più perfetta esistente in natura: quella di un alveare che è il prototipo di una vera azienda, l’azienda dell’utopia che nessun uomo forse riuscirà a creare.
Qualcuno ha voglia di conoscere “Sorella scuola” ?
Qualcuno ha bisogno dei sevizi di “Sorella scuola” ?

Aspettiamo tutti non senza avervi detto che, talvolta, dopo le 18,30 e nei giorni di festa, la scuola diventa anche teatro o scuola di ballo o luogo per le feste di famiglia.
Renata D'Arezzo








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